Corniglia, frazione di Vernazza, è situata su di un gruppo roccioso a picco sul mare. E' raggiungibile tramite il treno (linea Genova-La Spezia) poiché è dotata di stazione propria. La stazione si trova a mezzacosta e per recarsi nel centro del borgo occorre percorrere una ripida e lunga scalinata di 377 gradini, detta Lardarina. Corniglia è l'unico borgo delle Cinque Terre che non ha un accesso diretto al mare. Mancando di approdo, i traghetti che fanno la spola fra i vari borghi delle Cinque Terre non si fermano, ma è possibile ammirare dal mare l'abitato e i suoi dintorni intensamente coltivati a vigneti nei caratteristici terrazzamenti.
Panoramica di Corniglia vista dal mare
Probabilmente,vista l'assenza di un approdo al mare, minore è il flusso turistico rispetto agli altri borghi delle Cinque Terre, ma non significa che Corniglia abbia un minor fascino. Anzi, ha mantenuto per certi aspetti una vocazione agricola e rurale e il turista può quindi toccare con mano l'antico aspetto delle Cinque Terre e dei nuclei rurali dell'entroterra.
Il paese è veramente un piccolo centro, però ospita pregevoli monumenti medievali soprattutto a carattere religioso. Una visita a Corniglia si presta molto per coloro che vogliono praticare trekking: vari sono i sentieri che da Corniglia permettono di raggiungere a piedi gli altri borghi delle Cinque Terre e i santuari e oratori posti nell'entroterra.
Le origini di Corniglia sono strettamente legate alla coltivazione della vite. Agevolati dal clima mite della Riviera Spezzina, i territori intorno a Corniglia sono stati probabilmente abitati già in età romana. Il toponimo Corniglia, a quanto pare, deriva da Corneliu, romano della Gens Cornelia che produceva un ottimo vino bianco. A conferma dell'origine romana, recenti scavi a Pompei hanno rinvenuto delle anfore vinarie con il marchi “Cornelia”.
La Corniglia medievale seguì all'incirca lo stesso destino dei territori circostanti, prima territorio degli Obertenghi, poi feudo di varie famiglie nobili liguri (tra cui i Da Passano, conti di Lavagna) fino al dominio genovese. Dagli studi urbanistici, sembra che l'attuale insediamento di Corniglia sia cresciuto attorno ad un edificio dotato di archi gotici in pietra nera che probabilmente costituiva l'antica stazione di posta dei Fieschi, nobili liguri che dominarono questo territorio in epoca pre-genovese. Dell'epoca genovese rimangono i ruderi di una fortificazione che ora è inglobata nel cimitero, nonché i ruderi di un castello del secolo XVI.
La chiesa parrocchiale di S. Pietro si trova quasi all'inizio del paese e rappresenta un esempio mirabile di chiesa in stile gotico-ligure.
Costruita nella prima metà del 1300, ha subito, oltre che restauri e ampliamenti, anche vari rimaneggiamenti in epoche successive. Da ricordare che questa chiesa è stata edificata sulla struttura di una cappella del XI secolo di cui si vedono ancora avanzi di murature. Mantiene dell'epoca originaria la facciata, molto sobria e realizzata in pietra locale (ardesia e serpentino nelle cave del retroterra). Il rosone è in marmo bianco di Carrara e presenta un pregevole intaglio con decorazioni di piante e di leoni, opera degli scultori campionesi Matteo e Pietro da Campilio (1351).
Sempre ad opera di Matteo e Pietro da Campilio le tre figure in marmo nella lunetta del portale della chiesa, portale ogivale. L'interno della chiesa è a pianta basilicale a tre navate.
La piazza principale di Corniglia è Largo Taragio ed è dominata dall'oratorio dei Disciplinati di S. Caterina, una piccola chiesa di origine Settecentesca. Sul retro di quest'oratorio si apre una splendida terrazza con vista sul mare.
Il panorama dall'alto di Corniglia è veramente mozzafiato e salendo ancora su per una scalinata – che non può essere che ripida – si giunge nei pressi di una torre difensiva, le cui rovine sono la testimonianza delle fortificazioni genovesi della seconda metà del Cinquecento. Salendo sulla torre si apre la visuale sul borgo di Manarola, raggiungibile tramite un sentiero che si snoda fra i vigneti a terrazze.
Vari sono i punti di osservazione dal borgo di Corniglia. Un'altra veduta suggestiva si gode dalla terrazza di Santa Maria, a poco meno di 100 metri sul livello del mare. Dalla terrazza Santa Maria, guardando verso il basso si può notare una scalinata – come sempre ripida – che porta alla Marina di Corniglia, un piccolo golfo sul quale insiste un punto di attracco. Non è utilizzabile per l'attracco di traghetti, per cui in effetti Corniglia rimane completamente isolato nei collegamenti marittimi.
Chi visita Corniglia è probabilmente interessato anche ad un escursionismo o trekking sui sentieri che collegano le Cinque Terre. Da Corniglia si raggiunge Manarola (la cui costa si intravede dalla terrazza dell'oratorio) attraverso un sentiero che si snoda tra i vigneti, così come si raggiunge Vernazza scendendo fino al livello del mare. Questo sentiero presenta punti difficoltosi ma è veramente uno dei più bei sentieri del Parco Nazionale delle Cinque Terre.