Il Parco Nazionale delle Cinque Terre include, nel territorio che va da Punta Mesco a Capo Montenegro, alcuni interessanti sentieri per il trekking. Sebbene si tratti di sentieri sul mare, il dislivello può essere notevole. A mitigare la fatica, lo splendido paesaggio e la vista sul mare che, a tratti, è a dir poco spettacolare.
Il Trekking alle Cinque Terre (Foto www.parconazionale5terre.it)
Il sentiero più famoso alle Cinque Terre è sicuramente il “Sentiero Azzurro”, che comprende al suo interno la Via dell'Amore. Il Sentiero Azzurro è il sentiero che unisce Riomaggiore a Monterosso e, accanto a tratti di difficoltà minima, presenta tratti più impegnativi che è opportuno affrontare in sicurezza con la giusta attrezzatura (es. scarponcini da montagna). Da ricordare che per percorrere il Sentiero Azzurro occorre versare una modica somma all'Ente Parco, somma che verrà utilizzata per mantenere percorribile il sentiero stesso.
Il Sentiero Azzurro si divide in quattro tratti:
Tra Riomaggiore e Manarola seguendo la Via dell'Amore, un percorso di circa un chilometro che non presenta particolari difficoltà e che ricalca il sentiero scavato nella roccia ai tempi della costruzione della ferrovia Genova-La Spezia alla fine degli anni '20.
Da Manarola a Corniglia. Si tratta di un tratto della lunghezza approssimativa di circa 2Km, la distanza che separa Manarola da Corniglia. Si tratta di un tratto un po' più impegnativo rispetto al tratto precedente, sia per quanto riguarda la morfologia del suolo che per il dislivello da percorrere. Il sentiero porta ai piedi della scalinata che sale a Corniglia, la cosiddetta “Lardarina”.
Da Corniglia a Vernazza. E' un tratto lungo circa 4km che attraversa vigneti ed uliveti sui tipici terrazzamenti, dapprima in salita fino a raggiungere quota 208 metri, poi in discesa verso il borgo di Vernazza. Bellissimi gli scorci panoramici sulla spiaggia di Guvano.
Immagini del terzo tratto (Foto www.parconazionale5terre.it)
Da Vernazza a Monterosso. E' probabilmente il tratto più impegnativo per via del sali-scendi tra piccole valli. Si attraversano uliveti e vigneti. Molto suggestivo è il tratto in cui si attraversa un piccolo ponte sotto il quale si può osservare un ruscelletto che letteralmente si tuffa in mare da un'alta parete rocciosa. Il sentiero termina con una scalinata che scende verso la spiaggia di Fegina a Monterosso.
La fondazione di alcuni dei borghi delle Cinque Terre è avvenuta per via di gruppi di abitanti che dai paesi dell'entroterra si spostarono più a mare. Si può dire che ogni borgo mantenga un legame con l'entroterra. Infatti, ogni borgo ha un antico santuario di riferimento nelle prime alture. Il sentiero che collega i cinque santuari - Nostra Signora di Montenero sopra Riomaggiore, Nostra Signora della Salute a Volastra, Nostra Signora delle Grazie sopra Corniglia, Nostra Signora di Reggio sopra Vernazza, Nostra Signora di Soviore sopra Monterosso al Mare – è detto la Via dei Santuari e si snoda più o meno a mezza costa offrendo scorci suggestivi e un panorama mozzafiato sul mare. Nelle giornate più terse si possono intravedere alcuni tratti della costa toscana e persino la Corsica.
La Via dei Santuari si imbocca tipicamente a Riomaggiore e si prosegue verso ovest in direzione Monterosso al Mare. Bisogna considerare che percorrere l'intero percorso potrebbe richiedere anche 9 ore di cammino e che è necessario essere equipaggiati adeguatamente. Potrebbe sorgere, inoltre, la necessità di pernottare. Chi preferisce affrontare tratti più brevi può sempre scegliere di scendere a mare e arrivare in uno dei cinque borghi. Particolarmente suggestivo è il tratto che si snoda fra Monterosso e il Santuario di Nostra Signora di Soviore. Dal centro del borgo di Monterosso si sale fino a un crocevia e poi da questo crocevia fino ad una piccola cappella situata a 414 metri sul livello del mare. Dopo altri 50 metri si giunge finalmente al santuario della Madonna di Soviore, il più antico della Liguria.
Tra i sentieri all'interno del Parco Nazionale delle Cinque Terre è opportuno citare anche il Sentiero Portovenere-Campiglia. Un tratto di circa 5km che presenta una difficoltà medio-alta. Si parte da Portovenere, dove da piazza Bastreri si sale per una scalinata ripida fino a raggiungere il castello Doria. Si sale ulteriormente fino al forte Muzzerone a 310 metri circa sul livello del mare. Da questa altezza si gode un panorama sulle isole della Palmaria e del Tino. Nelle giornate più belle, quelle senza foschia, si può intravedere l'Arcipelago Toscano con le isole di Capraia e Gorgonia. Dal Forte Muzzerone si scende attraversando un tratto di macchia mediterranea. Si risale poi verso Campiglia Tramonti dove si trova un mulino a vento. Campiglia Tramonti è sede di produzione di una varietà di vino Sciacchetrà ed è un borgo di antichissima vocazione agricola, nota ai giorni nostri per la produzione di zafferano.
Molti altri sono i sentieri che si snodano o che attraversano le aree di Parco. Tutti i sentieri sono percorribili a piedi ed alcuni anche in bicicletta, mountain-bike per la precisione. Fra i percorsi percorribili in mountain-bike si segnala il sentiero n.1 che collega Monterosso al Mare a Riomaggiore.