Nonostante una morfologia territoriale tormentata delle Cinque Terre - ma si potrebbe a ragione dire di tutta la Liguria - il clima particolarmente mite, l'influsso benefico del Mar Ligure, le colline e i monti che proteggono questa zona della Riviera Spezzina, permettono la coltivazione della vite e degli ulivi. Non si può quindi non citare in una guida delle Cinque Terre e del Golfo dei Poeti, il vino e l'olio prodotti in questo territorio, dove la costruzione dei muri a secco per “strappare” suolo coltivabile alle montagne, è una vera e propria arte: l'arte dei terrazzamenti.
Quando si parla di vino delle Cinque Terre, si commette - involontariamente - un errore. Tipico delle Cinque Terre non è, infatti, solo il rinomato vino, per lo più passito, chiamato sciacchetrà.
Il vino delle cinque terre ha ottenuto la denominazione di origine controllata (DOC) già nel 1973. Il disciplinare di produzione del Vino Cinque Terre prevede l'esistenza di cinque diverse tipologie:
Secondo il disciplinare, le uve utilizzate per la produzione dei vini delle Cinque Terre devono essere coltivate nei comuni di Riomaggiore, di Vernazza e di Monterosso. Anche dal territorio collinare del Comune di La Spezia che confina con Riomaggiore e Portovenere possono provenire i vini delle Cinque Terre.
Ma vediamo le caratteristiche di ogni vino delle Cinque Terre DOC:
Il Vino Cinque Terre Bianco è un vino bianco secco prodotto a partire da uve Bosco, Albarola e Vermentino, che ben si accompagna a piatti di pesce, sia primi (ad esempio zuppe di pesce, risotti e spaghetti allo scoglio) che secondi (acciughe, fritto di paranza, branzino al cartoccio etc). Si tratta di un vino con un fragranza fresca, dal colore giallo chiaro o giallo paglierino con riflessi verdognoli. Il profumo del Vino delle Cinque Terre Bianco DOC è delicatissimo ma durevole e il sapore è decisamente sapido ma morbido in bocca.
Il Vino Cinque Terre Costa de Sera è un vino bianco prodotto a partire da uve Bosco, Vermentino e Albarola messe a dimora nella Costa de Sera nel cuore del Parco Nazionale delle Cinque Terre .Può essere prodotto solo con un tipo di queste tre uve oppure utilizzandole congiuntamente in percentuali stabilite dal disciplinare. Il Vino Cinque Terre Costa de Sera è un vino passito, significa quindi che le uve devono essere fatte appassire all'ombra e in un ambiente arieggiato. A seconda dell'invecchiamento, il Vino Cinque Terre Costa de Sera ha un colore giallo paglierino che diventa dorato e poi ancora ambrato. Il Vino Cinque Terre Costa de Sera presenta invece un colore rossiccio quasi marrone se invecchiato per 20 o 30 anni. Produzione limitatissima e di costo mediamente elevato.
Il Vino Cinque Terre Costa de Posa è un vino bianco prodotto a partire da uve Bosco, Vermentino e Albarola messe a dimora nella Costa de Posa di Volastra. Anche il Vino Cinque Terre Costa de Posa è un vino passito: le uve opportunamente scelte vengono lasciate su graticci all'ombra ad essiccare. A seconda dell'invecchiamento, il Vino Cinque Terre Costa de Posa ha un colore che varia da giallo paglierino a rossiccio. Il gusto è leggermente sapido e morbido, molto equilibrato e armonico.
Il Vino Cinque Terre Costa de Campu è un vino bianco prodotto a partire da uve Bosco, Vermentino e Albarola messe a dimora nella Costa de Campu (Costa de Campu si trova nei pressi di Manarola. Vino passito con un profumo ampio e persistente, è dolce ma non troppo, corposo e leggermente sapido. Vino di ottima persistenza aromatica, presenta un colore che varia da giallo dorato a rosso con riflessi marrone a seconda dell'invecchiamento. Maggiore è l'invecchiamento, più i toni del colore si avvicinano al rosso.
Il Vino Cinque Terre Sciacchetrà è forse il vino più famoso delle Cinque Terre, la cui zona di produzione è definita dal disciplinare come i comuni di Riomaggiore, Vernazza e Monterosso. Come gli altri vini delle Cinque Terre è prodotto a partire da uve Bosco, Albarola e Vermentino con percentuali e proporzioni definite dallo stesso disciplinare. Caratteristica dei vini DOC delle Cinque Terre e soprattutto dello Sciacchetrà è di essere dei vini passiti, pertanto le uve appena raccolte devono essere disposte su graticci situati all'ombra e arieggiati. Dopo almeno due mesi, le uve vengono poi diraspate e pigiate – così come si fa con tutti i vini – separando le bucce dal mosto. L'etimologia del nome Sciacchetrà deriverebbe proprio dal gesto di “schiacciare” le uve per poi “trarne”, ossia ricavarne il vino.
Lo Sciacchetrà è un vino dolce. Consumato “giovane” (da 3 a 5 anni) è un abbinamento culinario perfetto con dolci come il pandolce genovese o il panforte Senese. Se l'invecchiamento è maggiore può diventare un vino da meditazione.
Cooperativa Agricoltura delle Cinque Terre: www.cantinacinqueterre.com
Nei territori delle Cinque Terre vi sono uliveti il cui impianto originario risale al Medioevo. Anche per gli ulivi, così come per la vite, la coltivazione avviene sui terreni terrazzati. La morfologia del suolo, nonostante i terrazzamenti, pone un problema aggiuntivo per la raccolta delle olive: molti frutti vengono naturalmente staccati dalla pianta dai venti e molti di quelli raccolti a mano rischierebbero, visto il litorale scosceso, di cadere verso il mare. Il terreno sottostante agli ulivi viene quindi ricoperto da reti, al fine di recuperare meglio i frutti.
Altra particolarità delle coltivazioni di ulivi nelle Cinque Terre è la cultivar utilizzata. Si tratta dell'Olivo Razzola, olivo simile all'olivo Taggiasca, che dona frutti più grossi ed allungati con una produzione molto costante nel tempo . Le olive, di colore nero, arrivano a maturazione tardivamente. L'Olivo Razzola è un olivo molto delicato, soprattutto poco resistente alle basse temperature. Sui terrazzamenti a mezza costa, con il benefico influsso climatico del mare, l'olivo Razzola trova il suo habitat ideale.