Vernazza è l'unico borgo delle Cinque Terre che ha un porto naturale. Sorge lungo il torrente Vernazzola che non è però visibile perchè coperto. Come gli altri borghi delle cinque terre, Vernazza è costituito da case-torri di tipo genovese, con i due ingressi, l'uno sul mare, l'altro sui carrugi interni al paese.
Vernazza vista dalla panoramica; sullo sfondo Monterosso al Mare
A differenza degli altri borghi, però, presenta un numero eccezionalmente integro di elementi architettonici e decorativi di pregio. Si trovano infatti logge, portali finemente lavorati, porticati e portali che non sono altro che la tangibile testimonianza che questo borgo era un tempo economicamente più florido degli altri centri delle Cinque Terre.
Uno dei tanti archi che caratterizzano il borgo
La maggiore ricchezza era probabilmente dovuta alla presenza di coltivazioni di ortaggi, vigne e uliveti nei territori circostanti, coltivazioni particolarmente favorite dal clima mite e soleggiato.
Vernazza fu fondata, secondo i più recenti studi storici, intorno all'anno Mille, da un gruppo di abitanti che, dall'attuale frazione Reggio, scesero vero il mare. Nei primi secoli dopo l'anno Mille fu feudo degli Obertenghi e dei Da Passano, seguendo il destino comune agli altri borghi delle Cinque Terre. Dal 1276 fu territorio della Repubblica di Genova, in seguito alla cessione da parte dei Fieschi, nota famiglia nobile ligure. La Repubblica di Genova, occupata all'epoca a espandersi verso Levante, dotò Vernazza di alcune fortificazioni (torri, bastioni, cinta murarie e torri di vedetta sul mare) di cui si possono notare i resti qua e là nel paese. Lascito della dominazione genovese è il anche porto, costruito all'epoca delle lotte fra Genova e Pisa. Il porto, essendo costruito su quello che è di fatto un porto naturale, permetteva addirittura l'attracco delle galee che tra l'altro erano protette dalle mareggiate estive. Il porto di Vernazza è luogo della tradizionale Festa dei Pirati, dove commedianti simulano lo sbarco dei pirati saraceni e accompagnati da figuranti con strumenti a percussione (batebalengo) salgono lungo le stradine del paese.
La chiesa di S. Margherita d'Antiochia, popolarissima santa del Medioevo patrona delle partorienti, si trova nella parte bassa dell'abitato. Posta di fronte ad un palazzo con porticato e case dalla tipica struttura medievale, posta su di uno sperone roccioso sul mare, la chiesa di S.Margherita d'Antochia è la chiesa parrocchiale di Vernazza. La costruzione risale al XI secolo, e grazie ad un restauro degli anni '60 del secolo scorso, sono state riportate alla luce le strutture originarie. Le strutture ad ogiva sono invece di epoca successiva, all'incirca risalente al 1318, epoca della dominazione genovese.
La Chiesa di S. Margherita d'Antiochia, uno dei simboli di Vernazza
L'ingresso principale alla chiesa di S. Margherita d'Antiochia si trova nella facciata posta a settentrione. Tipicamente però viene utilizzato il portone di ingresso che si trova a lato dell'abside. Nella parte destra delle mura della chiesa sono visibili i lavori dell'ampliamento longitudinale del 1318 e si possono osservare anche tre interessanti bifore con colonne finemente decorate.
Il campanile della chiesa è davvero imponente: si tratta di una torre nolare di pianta ottagonale. E' alta all'incirca una quarantina di metri ed è impostata sui quattro pilastri del presbiterio.
L'interno delle chiesa di S. Margherita d'Antiochia è a pianta basilicare, come moltissime altre chiese parrocchiali nelle Cinque Terre. Suddivisa in tre navate con archi a tutto sesto, ospita un altare barocco del 1750 circa, l'Immacolata ,una statua in legno del XVIII secolo di notevole interesse artistico e un Crocifisso ligneo che probabilmente è opera di Anton Maria Maragliano, scultore molto apprezzato e attivo a Genova in epoca barocca.
La salita alla parte alta dell'abitato a partire dal porto significa salire per carrugi, viuzze e scalinate. Man mano che si sale alla parte alta di Vernazza, si possono notare come siano ben conservati i resti delle fortificazioni genovesi, in particolare del Castello dei Doria con due torri di difesa, la prima quadrata sul mare, l'altra di forma cilindrica che si trova più all'interno.
Dalla piazza del Municipio, anch'essa situata nella parte alta dell'abitato di Vernazza, si gode una vista panoramica sul borgo e si nota non solo la ripidità dei carrugi ma anche la forma incuneata dell'abitato con il porto a fronte.
Vernazza vista dalla parte alta del paese (Foto di Andrea Moro andreamoro.blogspot.com)
Percorrendo una strada pedonale che dalla parte alta dell'abitato porta al cimitero e poi che sale ancora verso i terreni terrazzati con le viti e soprattutto gli ulivi, si giunge al santuario Madonna di Reggio, da cui derivarono i primi abitanti di Vernazza intorno all'anno Mille. A Reggio si trova un santuario – tipicamente ogni borgo delle Cinque Terre ha nel primo entroterra un santuario, tanto che è possibile percorrere la Via dei Santuari che collega borghi e frazioni a mezza costa – costruito probabilmente intorno all'anno Mille.